"Io anelo alla mia terra, nella cui polvere si sono consunte le membra e le ossa dei miei. Ricordo la Sicilia, e il ricordo viene dal dolore che mi travaglia. Ma se fui bandito da un paradiso come posso io darne informazioni"

lunedì 20 aprile 2009

Le parole che non ti ho detto

Consapevole del tuo rifiuto ti ho lasciato andare.
Eri li a due passi da me, eppure non ho avuto il coraggio di stringere il tuo braccio e avvicinarti a me, tanto da renderti inerte, per dirti finalmente ciò che avrei voluto.
Le gambe quasi tremavano, quando la tua figura si allontanava.
Siamo stati insieme per attimi infiniti, in un passato non troppo lontano. Momenti inutili in cui tutto ciò che andava detto è rimasto in un angolo. Sempre qualcos'altro a riempire quei vuoti.
E adesso so che le parole, pericolose, commoventi, taglianti, semplici, forbite, resteranno nel guscio e penserò nelle notti a come elaborarle nella speranza che un giorno torneranno fuori in un flusso incontrollabile.
Un flusso che sappia sfuggire al tuo sguardo. Che non si faccia intimorire da esso.
Perchè le parole che non ti ho detto non voglio non potertele dire mai.

2 commenti:

Emanuele ha detto...

Se pensi di doverlo fare... non aspettare domani!
Ciao,
Emanuele

Mauro Caruso ha detto...

Non sempre ciò che scrivo è riferito al me di adesso o direttamente a me.
Ciao!

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