"Io anelo alla mia terra, nella cui polvere si sono consunte le membra e le ossa dei miei. Ricordo la Sicilia, e il ricordo viene dal dolore che mi travaglia. Ma se fui bandito da un paradiso come posso io darne informazioni"

mercoledì 18 marzo 2009

Una città, per esempio

Scegliere dove vivere
vivere dove si viene scelti.
Difficile avere la libertà di poter scegliere.
Qualcuno ci riesce, e lo guardo con una certa invidia.
Lasciare che non sia quello che ci circonda a decidere per noi è un gran privilegio, difficile da cogliere. Soprattutto saper a cosa rinunciare e a cosa val la pena di rinunciare. Cosa è importante e cosa può diventare futile.
Sarebbe bello arrivare in una città, innamorarsene e restare li. Godere della sua bellezza fino al punto di decidere di trovare li una casa, un lavoro. Una città lunga, tutta per noi. Un luogo in cui sia facile ritrovare le proprie membra, in cui sia riconoscibile l'essenza della nostra anima.
Una libertà infinita volare dove vogliono le nostre ali.
Estrema voluttà plausibile alla nostra mente.

Colonna sonora: Città lunga di GianMaria Testa

1 commento:

Anonimo ha detto...

ieri avevo in testa considerazioni simili. a volte pare che tutto sia già stato scritto e vissuto. mentre tu sei lì che vivi la tua vita e ti sembra pure di provare sensazioni forti.

comunque domani Parma sarà bellissima. E camminare assonnata per i borghi mi sembrerà magico. in fondo questo è amore.

p.s. qua ora tira una brutta aria pure per gli apprendisti. Se mi licenziano però lascio tutto e raggiungo Zapatero.

Cià

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