Ma tornando a ciò che all'inizio mi ero proposto, per non essere troppo prevenuto, ho voluto leggere il decreto, per comprendere cosa realmente non va. E perchè credo che pochi abbiano avuto l'accortezza di leggerlo prima di protestare.
Il decreto si sviluppa su sette punti che cerco di riassumere. Il testo completo lo trovate qui.
Art.1 Cittadinanza e costituzione. A decorrere dal prossimo anno verrà ripristinato lo studio dell'educazione civica nelle scuole elementari, medie e, nelle forme possibili, nella scuola d'infanzia. Tutto “entro i limiti di risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili”.
Come non essere d'accordo. Mi preoccupa però quest'ultimo punto. Pensavo non ci fossero condizioni.
Art.2 Valutazione del comportamento degli studenti.
Si tratta della norma secondo la quale verrà valutato la “condotta” degli studenti, espressa in decimi e tale da poter portare alla possibile bocciatura se inferiore al cinque.E' la norma introdotta per limitare i casi di bullismo. In realtà sarà soltanto un'arma in mano ai professori incapaci di mantenere l'ordine in classe. In realtà anche prima della sua abolizione il bullismo esisteva e raramente, se non mai, si arrivava a bocciare per questi motivi. Comunque sia non c'è da lamentarsi su questo punto
Art.3 Valutazione del rendimento scolastico degli studenti.
Saranno eliminati i giudizi, si torna ai voti. Poco male. Si buttano delle analisi più approfondite sui ragazzi, ma poco male, siamo nell'era della semplificazione per piacere a tutti.
Art.4 Insegnante unico nella scuola primaria.
“E' ulteriormente previsto che le istituzioni scolastiche costituiscono classi affidate ad un unico insegnante e funzionanti con orario di ventiquattro ore settimanali. Nei regolamenti si tiene comunque conto delle esigenze, correlate alla domanda delle famiglie, di una più ampia articolazione del tempo-scuola.” Tagli a go-go di migliaia di insegnanti, nella scuola primaria, l'unico vanto del nostro sistema scolastico. Si elimina il tempo pieno, o quasi, tenendo conto delle esigenze. Quali sono queste esigenze?
Art.5 Adozione dei libri di testo.
“I competenti organi scolastici adottano libri di testo in relazione ai quali l'editore si sia impegnato a mantenere invariato il contenuto nel quinquennio, salvo le appendici di aggiornamento eventualmente necessarie da rendere separatamente disponibili. Salva la ricorrenza di specifiche e motivate esigenze, l'adozione dei libri di testo avviene con cadenza quinquennale”.
Art.5 bis Graduatorie ad esaurimento.
"I docenti che hanno frequentato i corsi del IX ciclo presso le scuole di specializzazione per l'insegnamento secondario (Ssis) o i corsi biennali abilitanti di secondo livello a indirizzo didattico (Cobaslid) attivati nell'anno accademico 2007/2008 e hanno conseguito il titolo abilitante sono iscritti a domanda nelle graduatorie a esaurimento e sono collocati nella posizione spettante in base ai punteggi dei titoli posseduti. Nello stesso modo sono iscritti a domanda i docenti che hanno frequentato il primo corso biennale di secondo livello finalizzato alla formazione di docenti di educazione musicale delle classi di concorso 31/A e 32/A e di strumento musicale nella scuola media della classe di concorso 77/A e hanno conseguito la relativa abilitazione. Possono chiedere l'iscrizione con riserva alle graduatorie anche coloro che si sono iscritti nell'anno accademico 2007/2008 al corso di laurea in Scienze della formazione primaria e ai corsi quadriennali di didattica della musica (la riserva viene sciolta al conseguimento dell'abilitazione e la collocazione in graduatoria è disposta in base ai punteggi attribuiti ai titoli posseduti). "
Quindi blocco totale delle assunzioni.
Art.6 Valore abilitante della laurea in scienze della formazione primaria
“L'esame di laurea sostenuto a conclusione dei corsi in scienze della formazione primaria [...] ha valore di esame di Stato e abilita all'insegnamento, rispettivamente, nella scuola dell'infanzia e nella scuola primaria.”
Art.7 Relativo all'accesso alle scuole di specializzazione mediche. Niente di rilevante.
Art.8 Norme finali “Dall'attuazione del presente decreto non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.” Sicuramente saranno minori. L'ordine di grandezza è crescente da qui al 2012 per un totale di 1,4 miliardi di euro.
Per i dettagli, e soprattutto dei tagli all'Università, magari ne parliamo un'altra volta. Mi sto dilungando troppo.
1 commento:
Ho paura che in giro si stia facendo un poco di confusione ed hai fatto bene a riportare il decreto nei suoi punti, precisando che ciò su cui si protesta non è sicuramente il voto in condotta ma ad esempio la freddezza con cui si è deciso di passare al maestro unico utilizzando l'alto numero di insegnanti che ne rimarrà fuori in non si sà che impiego. Si parla che verranno impiegati per il tempo pieno, non accorgendosi che ad esempio a Palermo viene praticato in un solo istituto e da solo un mese.
Riguardo i tagli in generale non capisco perchè non si protesti contro Maroni e Brunetta i veri creatori di questa nuova sartoria. L'unica colpa secondo me della Gelmini è di non avere le palle per tutelare l'istruzione (Ma lo sa che è ministro della Pubblica Istruzione)
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