Simpatico Casini. Onesto Casini. Coerente Casini. Fatto sta che adesso si trova con un pugno di mosche a raccattare cercando di recuperare quelli che avevano capito prima di lui che con Berlusconi oramai l’aveva fatta troppo grossa. Non si può fare uno sgarbo al cavaliere e poi pensare di passarla liscia. Non si può cercare di attaccare il cavaliere e poi a ridosso delle elezioni cercare di riaccasarsi come niente fosse. Fini c’è riuscito, lui non può. Ormai il suo piano di distruzione è partito, Casini va ridimensionato. Fa comunque un certo effetto però vedere Casini fare il suo accusatore e denunciare le sue promesse come vuote, fatte soltanto per illudere gli Italiani. Ma in quattordici anni di alleanza, quelle menzogne perché non le ha mai denunciate? Privatamente soffriva nel vedere gli Italiani presi in giro e pubblicamente sorrideva compiaciuto accanto a lui? O il potere era qualcosa a cui non si poteva rinunciare, cosi come non si può rinunciare ai voti dell’uomo cannolo?
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