Andrò volentieri a votare domenica, e vorrei che con me lo facessero almeno altri tre milioni d'Italiani.
Perchè le primarie sono fondamentali, uno strumento potentissimo, ed un treno che in molti vorrebbero passasse troppo velocemente. Perchè si, ha dei difetti, ma offre anche quel grado di imprevedibilità che i congressi di partito non possono offrire, impelagati come sono nell'equilibrio delle parti in gioco. Sono quel colpo ad effetto che solo i fuoriclasse concedono, nella noia degli altari della politica. L'elemento di follia dettato dal volere di chi poi andrà a votare alle elezioni, garanzia probabilmente di una vittoria più duratura, perchè poggiata sul consenso.
Si dice che qualcuno dall'esterno possa condizionare fin troppo il voto, e questa è la paura che paventano gli oppositori a questo "metodo", quelli che sostengono le decisioni interne.
Gli stessi, per intenderci, che poi non disdegnano i magheggi nella proliferazione delle tessere al Sud.
Quando qui in Brianza non sono neanche riuscito a tesserarmi a luglio, nel groviglio complicatissimo dei regolamenti ai quali ognuno da interpretazioni differenti. Ed è vero, che proprio da questi dettagli si nota come questo partito sia ancora da costruire.
Di certo non è questo il partito che voglio vedere, un partito incapace di proporre utopie, di far crescere speranze nei propri presunti elettori. Un partito invece in grado di giocare il pessimo ruolo di spalla alla destra nel gioco al ribasso proposto dal populismo dilagante, dai giornali ai nostri vicini di casa.
No, non credo che abbiamo bisogno di questo. L'Italia non ha bisogno di questo.
E per questo ho deciso di votare Ignazio Marino. Lo spariglia carte. Il chirurgo. Qualcuno sostiene non abbia il fisico da vincente, da leader. Non importa, parlino pure.
Il resto lo sapete, è come dice Zoro stasera dalla Dandini.
L'ho sentito parlare, ho letto le proposte delle sue mozioni e le ho confrontate con quelle degli altri due candidati. Le trovate in giro.
Le opinioni su laicità, diffusione della banda larga, diritti degli omosessuali e delle coppie di fatto, le alternative al precariato, il Sud, il No al nucleare lo distinguono da chi di rinnovamento parla soltanto. E sono per buone parte le mie.
Ed infine lo voterò perchè no, per il suo passato da Scout. Se conosco, come conosco bene gli scout con il loro ondeggiare tra solidarismo, cattolicesimo e servizio per il prossimo e attenzione all'educazione rivedo ciò che servirebbe a quest'Italia.
update: Gilioli dice cose giustissime.
Perchè le primarie sono fondamentali, uno strumento potentissimo, ed un treno che in molti vorrebbero passasse troppo velocemente. Perchè si, ha dei difetti, ma offre anche quel grado di imprevedibilità che i congressi di partito non possono offrire, impelagati come sono nell'equilibrio delle parti in gioco. Sono quel colpo ad effetto che solo i fuoriclasse concedono, nella noia degli altari della politica. L'elemento di follia dettato dal volere di chi poi andrà a votare alle elezioni, garanzia probabilmente di una vittoria più duratura, perchè poggiata sul consenso.
Si dice che qualcuno dall'esterno possa condizionare fin troppo il voto, e questa è la paura che paventano gli oppositori a questo "metodo", quelli che sostengono le decisioni interne.
Gli stessi, per intenderci, che poi non disdegnano i magheggi nella proliferazione delle tessere al Sud.
Quando qui in Brianza non sono neanche riuscito a tesserarmi a luglio, nel groviglio complicatissimo dei regolamenti ai quali ognuno da interpretazioni differenti. Ed è vero, che proprio da questi dettagli si nota come questo partito sia ancora da costruire.
Di certo non è questo il partito che voglio vedere, un partito incapace di proporre utopie, di far crescere speranze nei propri presunti elettori. Un partito invece in grado di giocare il pessimo ruolo di spalla alla destra nel gioco al ribasso proposto dal populismo dilagante, dai giornali ai nostri vicini di casa.
No, non credo che abbiamo bisogno di questo. L'Italia non ha bisogno di questo.
E per questo ho deciso di votare Ignazio Marino. Lo spariglia carte. Il chirurgo. Qualcuno sostiene non abbia il fisico da vincente, da leader. Non importa, parlino pure.
Il resto lo sapete, è come dice Zoro stasera dalla Dandini.
L'ho sentito parlare, ho letto le proposte delle sue mozioni e le ho confrontate con quelle degli altri due candidati. Le trovate in giro.
Le opinioni su laicità, diffusione della banda larga, diritti degli omosessuali e delle coppie di fatto, le alternative al precariato, il Sud, il No al nucleare lo distinguono da chi di rinnovamento parla soltanto. E sono per buone parte le mie.
Ed infine lo voterò perchè no, per il suo passato da Scout. Se conosco, come conosco bene gli scout con il loro ondeggiare tra solidarismo, cattolicesimo e servizio per il prossimo e attenzione all'educazione rivedo ciò che servirebbe a quest'Italia.
update: Gilioli dice cose giustissime.
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