"Io anelo alla mia terra, nella cui polvere si sono consunte le membra e le ossa dei miei. Ricordo la Sicilia, e il ricordo viene dal dolore che mi travaglia. Ma se fui bandito da un paradiso come posso io darne informazioni"

sabato 9 maggio 2009

Inside. Chiambretti Night

Capita cosi di entrare dentro la tv.La cugina presa dall'improssiva voglia di far pubblico in tv mi invita. Ci penso su un attimo. La proposta è per il Chiambretti Night Show. Beh, non l'ho mai visto. Chiambretti da un pò ha smesso di farmi sorridere in tv....però le sue trasmissioni sono un bel circo, un pò di caciara, qualche coscia buttata li. Ma si, vado!
L'appuntamento è per le 16,45 allo Studio F. Lontana dagli studi di Mediaset, qualcosa simile ad un vecchio deposito, a due passi dal naviglio. Imposizione di giacca, e si sarebbe voluto anche di cravatta, ci troviamo li con il coinquilino che intanto ho convinto a seguirmi.
C'è un bel pò di gente, caspita, chi è quella li? Mazza che bona!
Un pò di cagnara, foglio d'ingresso alla mano, l'uomo del potere fa entrare secondo un ordine poco chiaro un pò di figuri. Mi passa accanto Marilyn Monroe, ma credo che non abbia quella voce candida da "Bye, Bye, Baby". Perfetta, passa ed entra. Con lei (?) un gruppo di ragazze viene chiamato dall'uomo che tutti noi vorremmo essere. Colui che ha il potere di sistemare in prima fila ...a cosa darei (mica io però, è in atto un'identificazione nel ruolo della sgallettata di turno)!
Già avrei voglia di andar via. Fa troppo caldo per questa giacca qui fuori ad aspettare.
Poi già ho la visione di ciò che dovrò sopportare. Qualcuno che mi incita ad applaudire a comando, mi immobilizza al mio posto, e una noia totale nel ripetere le scene...ma chi me l'ha fatto fare?
Comunque, è il nostro turno.
Siamo un pò troppi. Caspita che studio, saremo seduti proprio ai tavolini come si vede nel programma. Peccato non ce ne siano abbastanza per tutti. Ci accomodiamo sulla balaustra, accanto al chiacchericcio delle truccatrici. La cuginetta, più fortunata, ha trovato posto ad un tavolo. Girano intorno tipi caraibici, imbardati in abiti di scena. Sembra quasi tranquillo. Qualche consiglio dalla direttrice di scena, e via tutto quasi pronto.
Chiambretti ci consiglia di non applaudire se non lo desideriamo, meglio non fingere troppo a quanto pare. Abatantuono prende il suo posto nel leggio a lui dedicato. Dispensa battute fin da subito, sembrano tutti molto rilassati, in un'atmosfera lontana da ciò che immaginavo.
Mara Maionchi mi sfila accanto (mica quella vera, veh...), che omone! La danzatrice del ventre in accappatoio sfila dietro di me (;-P), ma cosa significa quel titolo "Chiambretti Night Napoli", che vorrà dire.
La televisione è finzione, si sa, e quindi stasera per il pubblico la trasmissione da casa sarà a Napoli, con la sfilza di luoghi comuni su cui Chiambretti troverà terreno fertile per le sue battutine.
Via, si comincia! Ma dai, è tutto come appare in tv. C'è perfino la sigla di Mediaset a partire...
voce black ad annunciare l'inizio del programma, e siamo in onda.
Tutto fila liscio, quasi senza interruzioni. Soltanto un microfono si spegne e allora si ripete soltanto un piccolo sketch.
Ospiti tutti napoletani, d'altronde, siamo a Napoli.
Si comincia con Marco Marfè, il fenomeno dei provini di X Factor, talento incompreso, fenomeno di youtube prima e della televisione adesso, nella sua totale idiozia. Il video, qui, d'altronde dice tutto.

Nino D'Angelo è però l'ospite di punta. Dispensa risposte argute ormai o' guaglione, del quale potrei raccontare miei lati molto nascosti.
Intanto, lontani quanto basta dalle telecamere, godiamo di una certa libertà, che ci consente di divincolarci per i corridoi, alla ricerca quanto meno di un caffè, dietro le indicazioni delle ormai sorelle truccatrici. In totale libertà giungiamo quasi al dietro le quinte, dove una prezzemolina dell'ultimo GF è quasi pronta ad entrare. Preferiamo non continuare, ma per fortuna troviamo la macchinetta del caffè. 10 cent un caffè!? E noi neanche abbiamo un paio di centesimi per due caffè!
Torniamo in studio rigenerati e pronti per la seconda parte. Ci accorgiamo di applaudire senza comando, e il ritmo delle trasmissione tiene quasi lontana la noia. Chiambretti mi è tornato simpatico, e poi mi sa che sa fare il suo mestiere.
A pochi metri, in uno stanzino, vediamo le luci del collegamento in diretta visibile sul maxischermo... siamo nella fabbrica delle illusioni, quasi lo dimenticavo!
Ballerini e ballerine dietro di noi si cambiano velocemente. Il chiacchericcio delle truccatrici ci mette al corrente di informazioni riservate, ed è più divertente alcuni istanti di ciò che appare li sul palco.
Siam già quasi alla fine, segna il countdown sul bordo del tavolo in prima fila. Gli ultimi saluti, salutiamo Napoli, e lo studio velocemente si svuota. Rimangono impresari che trascinano via questi pseudo Vip intrappolati nelle foto di circostanza, insieme a gente cosi poco attenta alla profetica frase di Andy Wahorl che scende su un tendone sulla destra.
Sfiliamo via anche noi, tra i tavolini oramai vuoti, dopo aver atteso che anche l'ultima coniglietta fosse uscita di scena.
La televisione, quella vista da questo baraccone, non è poi cosi male.
Muri che cadono, pregiudizi che cedono.

2 commenti:

Emanuele ha detto...

Dai una bella esperienza... attento che hai dimenticato una H in un verbo all'inizio! ;-)
Neanche a me fa impazzire Chiambretti in questo periodo... dici che dovrei andare a vedere lo spettacolo dal vivo anch'io? :-D
Ciao,
Emanuele

Mauro Caruso ha detto...

Si, divertente sicuramente. Bisogna provare un pò tutto prima di dare giudizi! Quando vieni a Milano prova ad entrare :-)!
p.s. Grazie, è un attimo collezionare figure barbine!

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