Ci ricordiamo di essere cattolici in Italia soltanto quando si tratta di non concedere diritti, dalle coppie di fatto, all'aborto, e via dicendo. Un paese fortemente reazionario che sente la campana soltanto quando vuole aprire le sue orecchie.
Per questo motivo ho deciso di pubblicare il Vangelo di oggi. In questi giorni di caccia a zingari, prostituti, extracomunitari e gay mi sembra utile ribadire il messaggio.
Dal vangelo secondo Matteo ( Vangelo Mt 9, 9-13 )
In quel tempo, Gesù, passando, vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte e gli disse «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.
Mentre Gesù sedeva a mensa in casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e si misero a tavola con lui e con i discepoli. Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Perché il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?».
Gesù li udì e disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati.
Andate dunque e imparate che cosa significhi: Misericordia io voglio e non sacrificio. Infatti non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori».
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