lunedì 31 marzo 2008
Il Canada non lo conosco affatto
Finora sono arrivato al livello 12 con IQ 116. Che fatica però!
giovedì 27 marzo 2008
Ellepi
Io sono qui
Tornando a me sono più vicino all'Idv e al PBC (Partito del Bene Comune), ora io li voterei anche questi ultimi, se solo sapessi chi sono!!
Aggiornamento: ho provato anche il politometro di Repubblica:
I'm PD
Finalmente è arrivata la risposta a "Meno male che Silvio c'è", ideata da un circolo del Pd di Milano e che sta spopolando sul web, visto che un pò tutti ne parlano.
A me ha divertito.
mercoledì 26 marzo 2008
Quadro futurista
Cruciale direi. Lo è stato sicuramente ogni singolo momento, perchè fautore di scelte continue. Ma adesso tutto deve cominciare a prendere forma. Adesso le scelte su cui abbiamo proiettato il nostro impegno devono realizzarsi. Non è semplice e lo vedo. Lo vedo guardandomi in giro e non riuscendo a focalizzarvi. Guardo tutti correre in questa ricerca. Non mi accorgo del mio di movimento a causa di Einstein e della sua relatività. Se dovessi fotografare, immaginare questa scena, questo momento, vedrei solo una scia, il segno di un movimento di un attimo fa, quasi fosse un quadro futurista. Una folla che corre senza direzione nella ricerca di qualcosa che non sa neanche cosa sia. Forse solo quel centro di gravità intorno al quale far girare la propria vita. O forse proprio è il movimento ciò che cerchiamo, ciò che fa muovere i nostri muscoli e riempire di aria. C'è chi, come me, questa ricerca decide di farla in giro per l'Italia (solo per il momento?). Chi preferisce trovarla lontano da questi confini. Chi piuttosto decide di rimanere vicino casa ma forse per questo è colui che non può permettersi più degli altri di stare immobile.
La cerchiamo perchè non è più rimandabile. E questa è l'ansia che sento, l'ansia di far la scelta giusta, di voler vedere realizzati i propri progetti. Ma questi, come diceva qualcuno, vanno fatti per essere corretti, potranno essere sostituiti da altri inimmaginati fino a poco tempo fa e forse anche migliori.
Tutto può cambiare.
Ma non permettiamo che il mondo ci cambi a tal punto da rinnegare ciò in cui crediamo, ciò che ci faceva sognare fino a poco tempo fa. Non permettiamo che ci renda disillusi e senza speranza nel futuro. Se ci guardiamo intorno è forse il rischio peggiore che possiamo correre e tra i pochi che possiamo evitare.
Questo blog è nato anche per questo. Per continuare a raccontare questo movimento, questa speranza di non vedere dispersi quei sogni per i quali abbiamo vissuto.
martedì 25 marzo 2008
I gabbiani
Non so
dove i gabbiani abbiano il nido,
ove trovino pace.
Io son come loro
in perpetuo volo.
La vita la sfioro
come essi l'acqua
ad acciuffare il cibo
e forse come anch'essi
amo la quiete,
la gran quiete marina,
ma il mio destino
è vivere
balenando in burrasca.
giovedì 20 marzo 2008
Il mercato cinese
Facciamo a chi la spara più grossa?
E se volete una previsione immagino già che il 14 Aprile questa cordata meravigliosamente sparirà, Silvio dirà che noi abbiamo frainteso e intanto Alitalia sarà fallita perchè persa l'ultima possibilità Francese non ci sarà nessuno disposto a comprarla!
P.s. Come già preannunciato ha ricominciato anche con le vecchie accuse. Io lo adoro quest'uomo, è troppo prevedibile!
Torna l'Emiro
Adesso non arriveranno più con cammelli ma a bordo di lussuosissime fuoriserie, ma allo stesso modo credo che un investimento cosi forte non può che fare bene alla nostra economia. Guardandoci intorno, non esiste una minima risorsa economica autoctona in grado di finanziare un'opera di questo tipo, viviamo di assistenzialismo statale da sempre, e quindi ritengo sia un bene che fondi esteri entrino nel nostro territorio per sistemare il nostro centro storico, abbandonato nell'epoca del boom edilizio dalla borghesia palermitana. Certo, non verranno a fare di certo beneficienza, vorranno qualcosa in cambio, ma se un pò di quello spirito e di quei soldi entrano nella nostra terra e danno una spinta in più all'imprenditoria per cosi dire di contorno, a costituire anche un semplice indotto, ciò costituirà un movimento, e questo di per sè costituisce una notizia per la Sicilia.
martedì 18 marzo 2008
Non era così difficile
La Repubblica.it » News: “L’attuale sistema elettorale obbliga gli elettori cattolici ad un maggiore discernimento, in quanto non possono scegliere direttamente chi sara’ eletto: ‘la valutazione - ha affermato il segretario della Cei, mons. Giuseppe Betori - dovra’ riguardare sia il programma che viene proposto che le persone presenti nella lista. E non si possono separare i valori, scegliendone qualcuno e rinunciando ad altri. Occorre soppesare invece l’insieme dei valori’. Secondo il segretario delal Cei, poi, ’sarebbe auspicabile che prossimo Parlamento cambiasse il sistema elettorale e restituisse cosi’ democrazia perche’ l’attuale sistema rappresenta un potere oligarchico’.”
Noi non abbiamo il morbillo!
Il Silenzio dell'Occidente
L'unica proposta risulta quella di boicottare le Olimpiadi, perchè il più che possiamo fare è provocare un danno simbolico. Forse inutile, è lo stesso Dalai Lama a sostenere che sia del tutto inappropriato penalizzare milioni di cinesi. E questo fa entrare ancora più in confusione ma ci fa comprendere la forza spirituale di questa guida deposta del suo potere, rimpiazzato da un Cinese nel suo ruolo e costretto a vagare per il mondo mendicando strette di mano.
Credo però che sia l'unico modo in mano a noi cittadini di quell'Occidente "patria dei diritti" esprimere in qualche modo il nostro dissenso. Anche se le federazioni sportive non boicotteranno le olimpiadi, potrebbe essere una bella utopia immaginare degli spalti vuoti e gli ascolti ai minimi storici, così da far crollare ogni introito pubblicitario e rispondere in maniera cosi diffusa alle stragi in atto.
Da leggere: Se prevale la RealPolitik di Federico Rampini
lunedì 17 marzo 2008
Lo scout moderno
Per chi vive questo mondo non è di certo una novità. Lo scout non è di certo un alieno, ma un ragazzo che segue un percorso e matura le sue scelte secondo le proprie peculiarità all'interno di una proposta educativa difficilmente rintracciabile all'esterno. E tutte queste si intrecciano con la vita che si vive "fuori". I contrasti e le contraddizioni evidenziate da questa ricerca sono il seme che alimenta la crescita e senza il quale la proposta perderebbe molto del suo senso.
Il programma della Finocchiaro
Da quello finora visto la grande sfida proposta dal centrosinistra è nel proporre un alternativa di legalità, punto senz'altro imprescidibile se si vuole costituire una proposta credibile. Ma la Sicilia ha bisogno di altro. Perchè pur vincendo la battaglia si deve governare costruendo e migliorando questa terra.
- la creazione di una commissione con il ruolo di costruire un piano strategico per rendere efficienti gli uffici della regione;
- favorire la meritocrazia dei dipendenti;
- coinvolgere i cittadini nella valutazione dei servizi;
- approvare una legge sui tempi certi della burocrazia, con tetti massimi per provvedimenti di risarcimento al cittadino e all'impresa se i tempi non vengono rispettati;
- ridurre le carte attraverso una gestione telematica avente anche il ruolo di rendere impossibile l'insabbiamento delle pratiche per favorire amici degli amici.
Ai professionisti siciliani si promette di eliminare gli albi che favoriscono coloro che sono vicini alla politica per eliminare le troppe differenze tra chi è figlio di professionista e chi non lo è.
Aiutare chi non paga il pizzo, chi non inquina, chi non usa capitali mafiosi, chi non sfrutta il lavoro, chi garantisce la sicurezza dei propri dipendenti creando una certificazione di qualità per le aziende che renda conveniente la legalità.
Sulle infrastrutture no al Ponte come unica soluzione al problema della mobilità. Finanziamento delle opere stradali per gli spostamenti tra i piccoli centri e all'interno di grandi città finanziate dal piano ANAS e dalla legge obiettivo per l'importo di 1400 milioni di euro e le opere ferroviarie finanziate dal piano FS per un importo di circa 3000 di euro per il passante di Palermo e il raddoppio di tratte sulla Palermo Messina.
Sfruttare le autostrade del mare per gli autotrasportatori in maniera tale che i prodotti siciliani possano giungere velocemente i porti dell'Adriatico e del Tirreno, il tutto finanziato con gli incentivi previsti dalla legge sull'ecobonus.
Per favorire gli spostamenti dei cittadini con il resto d'Italia rendere più frequenti i collegamenti aerei a tariffe contenute e più efficienti i servizi ferroviari.
Sviluppare i porti per il ruolo strategico nel mediterraneo ed in primo luogo riconvertire il porto di Augusta in porto HUB del mediterraneo.
Per favorire il diritto allo studio migliorare la distribuzione delle borse di studio e i servizi scolastici per i quali ad oggi si spende più del doppio della Lombardia e dell'Emilia.
Per favorire la ricerca migliorare e rendere efficiente la programmazione finora latente visto che la Regione deve restituire 9,2 milioni di euro per programmi errati.
Recuperare il flusso di ritorno dei ragazzi verso il nord, eliminando le chiamate dirette che non premiano il merito.
L'amministrazione della regione è un tema che torna spesso perchè centrale nel programmare lo sviluppo economico e ancor più perchè è stato bistrattato dal centrodestra che a speso 2167 milioni di euro a fronte dei 626 della Lombardia. Spendendo però 5 milioni in meno in assistenza sociale, come se non ce ne fosse bisogno. Per il turismo si spendono 300 milioni contro i 51 della Toscana.
Per monitorare tali spese si propone un osservatorio sulla spesa pubblica con personalità di competenza e indipendenza fuori da ogni discussione che renda pubblici periodicamente i propri rapporti.
Sulla rete idrica abbandonare il progetto di Cuffaro di costruire due nuove dighe, finora incompiute, e piuttosto rafforzare e riparare la rete per evitare lo spreco di acqua per strada.
Sui rifiuti l'ex presidente ha inaugurato 4 mega inceneritori per smaltire 2,5 milioni di rifiuti (quando in tutta Italia ne vengono bruciate solo 3 milioni), ha abbandonato la raccolta differenziata e ha distribuito 250 milioni di euro per consulenze, piazzole, strumentazione e campagne stampa senza risolvere il problema, anzi aumentando i debiti e con una raccolta differenziata tra le più basse d'Italia (peggio di noi solo il Molise).
Queste sono le principali sfide proposte. Anche se sono convinto che l'uomo della strada non decide in base ai programmi sarebbe bello veder scegliere con coscienza.
domenica 16 marzo 2008
Il tasto RESET
Bisogna dire che, a parte qualche languore nostalgico, la memoria degli abitanti della Città funziona ad intermittenza. Succedono spesso dei cortocircuiti fra memoria a breve e a lungo termine. Certe volte si dimenticano fatti appena accaduti e che pure hanno suscitato un’estrema indignazione. Probabilmente gli abitanti della Città devono avere da qualche parte, nel cervello, un tasto reset. Come i computer. Un tasto che inavvertitamente premono prima di ogni turno elettorale e cancella completamente la memoria del disco fisso. Solo così si può spiegare il fatto che nella loro mente ogni volta non rimane traccia delle promesse fatte e delle delusioni subite; solo così si può spiegare lo spensierato autolesionismo che da sempre li caratterizza al momento di andare alle urne.
Per completezza il tasto reset va pressato una seconda volta dopo essere usciti dal seggio elettorale.Perciò gli abitanti della Città quasi mai ricordano per chi hanno votato l’ultima volta. E dunque si sentono pienamente autorizzati a mugugnare ogni volta che in un quartiere salta il turno di distribuzione dell’acqua. Ecco perché a proposito della mancanza di lavoro fioccano le indignazioni al bar, nei negozi, nelle portinerie; e sono indignazioni sanguinarie, che paiono dover sfociare da un giorno all’altro in una nuova rivolta dei Vespri.
Non bisogna dimenticare che però la rivolta dei Vespri venne scatenata non da una delle innumerevoli vessazioni subite dagli abitanti della Città attraverso i secoli, ma da una singola insolenza rivolta all’onore di una donna. I francesi opprimevano, tartassavano, angariavano così come prima e dopo di loro avevano fatto punici, greci, romani, bizantini , arabi, normanni, svevi, aragonesi, borbonici e chissà quanti altri. Ma l’evento che fece saltare il tappo della rassegnazione con tanta virulenza fu una parola di troppo rivolta a una signora. Questo dovrebbe indurre a riflettere sulla scala di valori che presiede alla collera degli abitanti della Città.
Quando manca l’acqua, quando non viene rinnovato il contratto a una delle molte sigle dei lavoratori precari scattano subito blocchi stradali, con un sovraccarico di furia collettiva da far spavento []. Tu, viaggiatore ingenuo, immaginerai che alle prossime elezioni degli scalmanati daranno una lezione ai politici che li hanno cosi malamente ingannati. Si ricorderanno che chi è chiamato a gestire l’emergenza idrica e occupazionale è la stessa persona che quelle emergenze ha contribuito a creare. Dice il proverbio: nessuno è talmente ignorante da non sapere se una scarpa gli sta stretta o meno. Ma la coscienza politica è falsata: non sarà cosi perché gli abitanti della Città non riescono a collegare le elezioni a quello che viene prima e dopo. Perché, sempre disgraziatamente, qualcuno tocca il tasto reset, la memoria si perde e le elezioni vanno come sono sempre andate.
Da Palermo è una cipolladi Roberto Alajmo
giovedì 13 marzo 2008
Abbiamo frainteso ancora....
Per aiutarci a ricordare tutte le volte che lo abbiamo frainteso qualcuno a creato il sito http://silvioberlusconi.splinder.com/, in cui vengono raccolte le sue frasi più famose. Sarebbe utile raccogliere anche tutte le dichiarazioni dei suoi portavoce per camuffare o aggiustare il toro su ciò che esce da quella bocca.
mercoledì 12 marzo 2008
Candidature oneste e pulite, ora
Ma perchè tutti questi partitini?
Se volete saperne di più leggete quanto scritto qui.
Emporio Pizzo Free 2
Questa si che è musica
Grazie Stefano per il video. E' esilarante tutta quella felicità.
Mai mordere la mano che ti fa mangiare?
Ho visto che in tutti i blog di sinistra è un continuo criticare l'operato del PD su ogni punto, dalle liste dei candidati, alle frasi di Veltroni, al programma presentato.
A destra invece è tutto un si continuo (tranne pochissime critiche) a tutte le proposte che provengono dall'alto.
E non è un atteggiamento che ho rilevato soltanto sul web. Si rileva anche dai sondaggi. Un po di tempo fa, non ricordo se a Ballarò o ad Anno Zero, avevano fatto un esperimento. Nel corso del dibattito tra esponenti dell'uno e dell'altro schieramento venivano intervistati elettori di destra e sinistra per chiedere se erano d'accordo con quello che veniva detto dal proprio "rappresentante". Com'è possibile che gli elettori di destra erano d'accordo al 95% e quelli di sinistra al 60%?
E ancora un altro esempio. Com'è possibile che Casini dica soltanto adesso quello che tutti quanti pensavamo su Berlusconi?
Che la Casa delle libertà sia come quelle famiglie di un tempo in cui il Padre padrone parlava e guai a ribattere perchè altrimenti gli schiaffoni volavano?
martedì 11 marzo 2008
Torture e scambio di voti
I commenti possono anche essere inutili.
lunedì 10 marzo 2008
Siamo sulla strada
E allora mi sento un grandissimo idiota ad incazzarmi per tutto ciò che per il momento non va, per i progetti che creo nella mia mente e che non si realizzano. Dovrei forse smettere di farmi troppe illusioni ma non ci riesco, è più forte di me. Sto regredendo allo stato in cui mi trovavo un anno fa giunto qui in Emilia. Apatia, incapacità di godere di ogni cosa, troppo preso da domande senza risposte, da dubbi su ciò che doveva essere e su ciò che mi ero lasciato alle spalle. E' terribile vederti cosi e non riuscire a reagire, con il corpo presente ma la mente persa in un viaggio senza arrivo. In Fango Lorenzo dice che l'unica paura che sento veramente è quella di non riuscire più a sentire niente. Mi sembra assurdo a quanto le sue parole hanno accompagnato le sensazioni che nella vita ho provato. E questa era la sensazione che vivevo l'anno scorso. Non riuscire più a sentire niente. Ho rimesso in gioco tutto, non avevo più certezze, se non quelle di trovarmi solo in una città che non conoscevo. Ho vissuto il distacco dalla città che amavo (e amo) come se non fosse vero, mettendo in gioco una rimozione forzata dei miei sentimenti. E per questo ho anche fatto male a molta gente. Perchè non riuscivo a darmi una spiegazione del mio comportamento. Più semplicemente non sono esistito. Nonostante in pochi mesi non fossi più solo in quella città il mio stato d'animo non cambiava. La notte scendeva senza che riuscissi a prendere sonno. Inquietudine, ansia. Mi dicevo che dovevo imparare ad ascoltarmi ma più lo dicevo e più ero inquieto. Più volevo stare solo per capire più avevo bisogno di sentirmi circondato da persone.
Man mano questo è passato, ho ricominciato a capire quanto di positivo ho intorno a me, a pensare che poi non è cosi male, ma ad intervalli torna. Ogni volta che fermandomi non riesco ancora a vedere il contorno di un progetto che anche con fatica si realizza. E allora ricomincio ad arrovellarmi nel trovare soluzioni, a ripartire con le ipotesi. Non so che cosa sarà, ma spero di non stancarmi mai di dare una direzione a questa vita.
Perchè poi lei le da il senso che vuole, e tu non riuscirai mai a comprenderlo.
sabato 8 marzo 2008
Dal torneo di fantacalcio
Che il fiato è sprecato e le dita consumate inutilmente.
Che ciò che si vuole è difendere il proprio giardino e fanculo a tutto il resto.
Il bene comune è solo una fantasia di qualche utopista.
Una piccola disputa successa all'interno del torneo di Fantacalcio che da anni faccio con un pugno di amici. Un errore fatto nella compilazione del calendario ad inizio campionato e di cui ci siamo accorti soltanto adesso.
Ciò cosa comporterebbe secondo logica? A sistemare il vecchio calendario in maniera tale che i favoritismi di cui qualcuno a goduto inconsapevolmente venissero sanati. Proposta di cambiamento del calendario e qui scatta la polemica. La proposta fatta viene considerata di convenienza per colui che lo ha creata. Anche se poi si scopre che lo porterebbe a perdere il primo posto di cui ha goduto fino a quel punto. E poi questa proposta farebbe perdere troppi punti a qualcuno. Tra cui a me stesso. Qualcuno non accetta questa proposta, le polemiche proseguono finora ma alla fine pur di far stare tutto com'è si preferisce non migliorare la situazione. Ancora non so come andrà a finire ma credo che finisca proprio cosi.
Seppur piccola come storia sono pazzo a vedere delle similitudini con ciò che succede in Italia?
L'orologio invisibile delle Ande
Una di queste storie taciute ha sorpassato l'oceano e dal Perù è giunta alla mia conoscenza. E' un articolo scritto dal mio amico giramondo Stefano e dal suo coinquilino Lorenzo, in questo momento a Cusco per partecipare ad un progetto di servizio civile internazionale, e per questo testimoni delle proteste popolari in atto in quel paese. Cito così le loro parole:
"Le proteste popolari contro le nuove politiche neoliberali del governo di Alan García sfociano nel sangue, cinque persone uccise sono il saldo di una settimana di scioperi. I rintocchi di un orologio invisibile hanno iniziato a segnare lo scorrere di un altro tempo sulle vette delle Ande"
fonte: Caschi Bianchi FOCSIV
data: 03 Marzo 2008
“Ciò che trattiamo di fare è di essere migliori
nell’unica forma possibile, ossia lottando”
(SubComandante Insurgente Marcos)
dei gruppi dominanti, anche quando insorgono”
(Antonio Gramsci)
Lo sciopero ha mostrato un nuovo volto dei popoli peruviani, segnato dalla stanchezza verso le politiche neoliberali di cui sono vittima e che si concretizzano con:
- le “Leggi della Selva”: aggiustamenti strutturali che svendono milioni di ettari di selva amazzonica alle multinazionali senza previa consulta alle popolazioni indigene originarie, violando così l’art. 169 della Organizzazione Internazionale del Lavoro.le due leggi sulla messa in asta del patrimonio nazionale, la 29164 e la 29167.
- il Trattato di Libero Commercio (accordo bilaterale che il Parlamento peruviano ha recentemente firmato con gli Stati Uniti) contro cui la popolazione ha levato un grido, sordamente inascoltato.
- la cecità del governo di Alan García Pérez, ingiustificato assente e sfacciatamente latitante nei confronti di tutti i danneggiati del terremoto del 15 agosto 2007, semplicemente ”invisibilizzati” dallo stato e dai grandi mezzi di comunicazione.
L’elaborazione di proposte alternative al dissestato cammino che sembra aver intrapreso lo stato peruviano si è incrociata con l’espressione del malcontento popolare che ha paralizzato la regione di Cusco il 21 e 22 febbraio. I contadini, gli studenti, le lavoratrici del mercato, i venditori ambulanti che sono scesi in strada per manifestare sono stati gli stessi protagonisti che hanno affollato le assemblee del Forum. In questo ha trovato sfogo la rabbia per la brutale risposta repressiva del governo agli scioperi, che ha portato all’uccisione di cinque persone.
Link utili: swiss info
www.informa-azione.info
Aggiornamento: Ho appena scoperto che l'articolo è stato pubblicato anche su www.peacelink.it
venerdì 7 marzo 2008
Un martire
Ma uno come lui non scompare, adotta la strategia della sommersione per poi ricomparire con più vigore di prima. Tanto più che tra un anno si vota per le europee e li, anche con una manciata di voti (lo 0,6%) sarà eletto alle Europee e si garantirà pure 5 anni di immunità parlamentare. Tornerà.
giovedì 6 marzo 2008
Buone notizie
Allora le liste si possono ancora ritoccare.
Accorrete accorrete, si vendono voti!
Si legge: "Non avendo la possibilita' di scegliere nessuno che mi rappresenti davvero ho deciso di cedere il mio voto alla Camera, nella circoscrizione Lombardia 1, al miglior offerente.
A chi si aggiudica l'asta, e che decidera' cosa votare, verra' fornita prova fotografica del voto con data e ora."
Un altro invece regala il suo voto, in vendita c'e' una matita, l'unica al mondo in grado di spostare l'elettorato verso qualunque direzione.
Sarà una provocazione, ma qualcuno gli dica che in Sicilia siamo ben più avanti. E per i controlli non serve neanche la macchina fotografica.
La Vita al Contrario - Woody Allen
La vita dovrebbe essere vissuta al contrario.
Tanto per cominciare si dovrebbe iniziare morendo,
e così tricchete tracchete il trauma è già bello che superato.
Quindi ti svegli in un letto di ospedale e apprezzi il fatto
che vai migliorando giorno dopo giorno.
Poi ti dimettono perchè stai bene, e la prima cosa
che fai è andare in posta a ritirare la tua pensione,
e te la godi al meglio.
Col passare del tempo, le tue forze aumentano,
il tuo fisico migliora, le rughe scompaiono.
Poi inizi a lavorare, e il primo giorno ti regalano un orologio d'oro.
Lavori quarant'anni finchè non sei così giovane
da sfruttare adeguatamente il ritiro dalla vita lavorativa.
Quindi vai di festino in festino, bevi, giochi, fai sesso e
ti prepari per iniziare a studiare.
Poi inizi la scuola, giochi coi gli amici,
senza alcun tipo di obblighi e responsabilità,
finchè non sei bebè.
Quando sei sufficientemente piccolo,
ti infili in un posto che ormai dovresti conoscere molto bene.
Gli ultimi 9 mesi te li passi flottando tranquillo e sereno,
in un posto riscaldato con room service e tanto affetto,
senza che nessuno ti rompa i coglioni.
...E alla fine abbandoni questo mondo in un orgasmo!
Woody Allen
mercoledì 5 marzo 2008
Due pulman e una marea di gente
Perchè bisogna dare atto che la vera svolta rispetto alla passata campagna elettorale sta nelle capacità mediatiche di Veltroni, lontane dalle soporifere litanie di Romano. Sa gestire il pubblico che lo ascolta, sa criticare, proporre "ma anche" ammiccare, scherzare e far sognare per certi versi. Cosa non indifferente. In America questo ha portato Obama a lottare per una candidatura alla Casa Bianca. Qui sta sicuramente portando a recuperare una battaglia strapersa in partenza.
martedì 4 marzo 2008
L'immagine è tutto?
Come diceva Luca Sofri nei giorni scorsi sembrava si stesse preparando una puntata del Maurizio Costanzo con un generale, un'omosessuale, un poliziotto, una casalinga, un operaio, uno scrittore e via dicendo.
L'operazione d'immagine in atto dal Partito Democratico è solo un atto demagogico per mostrare cosa? Che accontenteranno tutti? Ma un governo non ha il dovere di accontentare tutti, ma di cercare il bene della comunità. La differenza è sottile ma importante. Detto questo è importante notare che almeno un certo rinnovamento è in atto.
Se però l'idea di candidare un operaio e un industriale nella stessa lista mi può anche andare bene, (vorrei vedere se però avranno lo stesso peso nel partito), non posso accettare il compromesso tra mafia e antimafia in Sicilia. Criticare Cuffaro per poi candidare Mirello Crisafulli, filmato nel 2001 nel corso di un amabile incontro di affari con il boss mafioso di Enna Raffaele Bevilacqua è abbastanza grottesco. Ancora di più se si pensa alla mancata candidatura di Beppe Lumia, vicepresidente della commissione antimafia escluso perchè raggiunto il limite dei tre mandati e per il quale non è stata possibile una deroga forse troppo osteggiata da qualcuno.
Così non posso accettare la pubblicità fatta qualche giorno fa per la candidatura come capolista in Sicilia di Loredana Ilardo, l'operatrice di call center palermitana e simbolo di un interesse per il precariato, poi relegata al nono posto. Probabilmente non usufruiva della stessa pubblicità di cui godeva Daniela Cardinale, ventiseienne figlia di Salvatore Cardinale, già ministro delle Telecomunicazioni nel governo D'Alema, ha cui è stato proposto il sesto posto della lista.
Quando ci si erge a paladini della moralità si è più esposti al pubblico giudizio e per questo i comportamenti dovrebbero essere più che integerrimi. Perchè a questo punto meglio votare per coloro che hanno posizioni chiare anche se lontane dalle proprie piuttosto che per ipocriti.
Detto questo le mie idee non cambiano perché tutto non può cambiare dalla sera alla mattina.
Pizzo-free
Palermo, sfida ai clan: apre il supermercato pizzo-free da Repubblica.it
www.addiopizzo.org
lunedì 3 marzo 2008
Abbagliati
Sabato, credo di aver vissuto un qualcosa di simile. Avevo infatti letto di una mostra a Bagheria di Renato Guttuso e così ero stato spinto a visitarla, mosso dalla curiosità di vedere da vicino quelle poche opere che conoscevo.
Villa Cattolica, dove si teneva la mostra e in cui ha luogo la sua casa
museo, è una stupenda villa settecentesca tra le tante che popola Bagheria. Posta su una collinetta da una visione perfetta dell'intero golfo. La bellezza del luogo è disturbata dal mostro di ferro costruito troppo vicino alle sue mura proprio per distogliere dall'idea che qualcosa di cosi affascinante possa esistere. Leggevo proprio ieri su un libro di quanto noi Siciliani poco amiamo la perfezione, non si sa bene se per paura di somigliare troppo alla perfezione di Dio o se per paura dell'immobilità che deriva dalla perfezione che non permette di individuare un obiettivo prossimo. E in cui intravediamo quindi una possibile fine.
Pagato con Silvia il biglietto siamo stati subito travolti dalla bellezza travolgente di quei quadri dai quali l'energia si sprigionava continuamente suppur nella loro immobilità. I colori erano perfettamente amalgamati nel creare cromie perfette. La grandezza maestosa dei quadri ci rendeva partecipi della scena.
La rappresentazione della realtà era completa, dalla dimensione privata a quella più strenuamente sociale del suo impegno politico, all'amore per la terra di Sicilia. I funerali di Togliatti,
Vi consiglio di vederla. Se potete.
Non è altro che l'Italia
E' finito Sanremo. E con esso tutte le polemiche inutili che non fanno altro che alimentare questa settimana di caciara, in cui si parla di tutto e di niente. Personalmente ho sempre visto questa settimana distrattamente ma ho smesso di criticarla da un po di anni, quando ho capito che non è altro come il Natale e Ferragosto, fa parte del normale corso degli eventi a cui un pò ti dispiace rinunciare. Perchè ci sei affezionato, fa parte dei tuoi ricordi fin da quando eri piccolo e lo guardavi seduto sulle gambe di tua madre, e poi perchè rappresenta l'Italia e il suo felice naufragare, tra i fiori a Sanremo come tra Colosseo, David, mari e montagne. Ed è un bene che difetti e pregi vengano messi ben in mostra in una settimana.
Mi piace ascoltare le canzoni perchè tra le tante qualcosa di piacevole viene sempre fuori. Le classifiche ufficiali rispecchiano poi le giurie di qualità formate da gente come Emilio Fede e Nicolas Vaporidis.
Da alcuni sicuramente mi sarei aspettato di più (vedi alla voce Tiromancino e Frankie hi-Nrg), e alla fine se dovessi fare una classifica sarebbe questa:
1. Max Gazzè
2. Eugenio Bennato
3. Tricarico
E tra i giovani i Frank Head, l'intro è troppo divertente.