"Io anelo alla mia terra, nella cui polvere si sono consunte le membra e le ossa dei miei. Ricordo la Sicilia, e il ricordo viene dal dolore che mi travaglia. Ma se fui bandito da un paradiso come posso io darne informazioni"
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giovedì 18 novembre 2010

Traslochi

Giusto qualche giorno fa ho saputo che mi dovrò cercare una nuova casa.
Questa cartina qui mi potrà tornare utile.

domenica 1 agosto 2010

Anche i centri commerciali, a volte, chiudono

L'estate non esiste.
L'ho scoperto stasera.
Si, Milano è quasi vuota, tanto da trovar parcheggio ai Navigli in pochi minuti. Tanto da potersi perdere per vicoli della città per cercare l'unico concerto decente ora che il programma, qui, è desolante.
Tanto da perdersi realmente fino a finire alla Scala, non so ancora bene come, non trovare il concerto, passeggiare per una galleria in cui i tavolini sono occupati solo da vacanzieri russi, trovare il tempo per assistere ad un possibile "aggaddo" in un bar, con promesse di reciproche coltellate e suonanti, e volanti, schiaffoni.
Ma, come dicevo l'estate non esiste, quando puoi sentir bisogno di calzoni lunghi.
Quando tra le lacune dei programmi anche in provincia decidi di andare al cinema. Solo per vedere il film con gli attori più bravi. In cui scopri che il migliore è Ken, per una volta capace di rubare la scena persino a Barbie.
Quando ti trovi in un centro commerciale una sera di luglio e trovi un pienone tra i negozi anche alle dieci di sera.
Ma non alle 00:23, quando persino loro chiudono e puoi persino salire sull'aeroplano delle giostre.
No, non è estate, almeno fino a mercoledì.
Anche perchè le notizie alla tv, accesa al rientro a casa, raccontano che i talk show
stanno tornando di corsa, adesso che stanno tornando a schierare i cannoni.

domenica 23 maggio 2010

Le vittorie degli altri


Era inevitabile il contagio ieri pomeriggio, come se una tale iniezione di entusiasmo collettivo fosse necessario, di tanto in tanto, per rinvigorire un senso di comunità altrimenti sfasciata.
Camminando lungo via Torino era già una sfilata di maglie nerazzure dalle prime ore del pomeriggio, di bandiere svolazzanti e di strombazzate stramaledette dai negozianti in quella giornata troppo caotica persino per Milano.
Quando poi raggiungevi piazza Duomo era un tappeto di gente festante, incurante di ogni scaramanzia, già alle sei del pomeriggio, che non potevi fare a meno di ritrovarti dopo poco a cantare, tra il sorpreso e l'attonito, un "pazza inter, amala".
Anche a voler sfuggire, percorrendo il tunnel verso la metro, quando già comprendevi di aver superato un limite autoimposto, non rimaneva che il fiume di gente che svuotava letteralmente ogni vagone inondandoti di sciarpe e striscioni, fino a sentir dire, superata la marea:
"che se poi vince davvero l'Inter mi emoziono almeno dieci volte tanto che per la vittoria dell'Italia al mondiale, già lo so."
Che dice di per se tutto.
Mi sono tenuto cosi lontano da quella festa che non mi apparteneva e ho gioito anch'io in realtà, perchè agli interisti ho sempre voluto bene, sono sempre stati gli amici da prendere in giro, senza poter mai ribattere, con cui giocavi facile, che soffrivano in silenzio nella loro mestizia da astinenza. E a me, quelli cosi, mi sono sempre stati simpatici.

lunedì 28 settembre 2009

Le colonne


Le colonne, inserito originariamente da MauViator.

mercoledì 22 aprile 2009

Portami via

Il cibo di strada è l'essenza della palermitudine. Non può esistere ricordo legato alla città in cui non appaia, magari anche un pò sfocata, l'immagine di una bancarella con parti del cosidetto "quinto quarto", o una rosticceria con banconi stracolmi, in cui il Palermitano possa sfogare le sue frustazioni.
Spinto dal vento della migrazione da settembre sono arrivato in Lombardia. Terra dai colori distanti mille miglia, e nel bene e nel male con consuetudini "diverse".
Tanto diverse dal vedere oggi approvata una legge inammissibile.
La Regione Lombardia ha deciso, oggi, di bloccare la vendita del cibo per strada, sia esso gelato, pizza che kebab.
Una vera emergenza sociale a sentire loro.
Forse per quello i miei concittadini potrebbero rievocare i Vespri Siciliani, l'unico caso che la storia ricordi di rivolta popolare contro il potere da quelle parti.

p.s. Vedo che Luca Sofri si sia indignato oggi per un pò di parcheggi a suo dire strani, a Milano. Davvero dei pivelli.

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