Non ho molto chiaro quello che succede nel resto del mondo, non riesco
a percepirne le reazioni e le ripercussioni, se non quello che arriva
attraverso le onde trasmesse dalla BBC e la CNN, uniche televisioni
comprensibili ed accettabili tra le poche disponibili.
Il tempo per comprendere è poco, sommersi come si è dal lavoro, e poi
non è comunque voglia. Isolarmi e disintossicarmi non è un gran male.
Non ho potuto però ignorare quanto successo sabato in Russia, con il
disastro aereo in cui è stato coinvolto il presidente polacco, e non
tanto per la gravità dell'evento che, se fossi stato in Italia, non
avrei sicuramente percepito allo stesso modo. Quanto per il
coinvolgimento con cui è stato vissuto a bordo da tutti i membri
dell'equipaggio.
Già sabato, quando ancora ero sulla piattaforma, in attesa
dell'elicottero che mi avrebbe riportato sulla nave principale, il
nostro Venerdì ci informava fortemente dispiaciuto di quanto aveva
appreso dalla tv nella sua cabina.
Giunti qui, la televisione era perennemente puntata sui canali
d'informazione per le ultime novità. C'è il capitano, polacco, e
qualche altro responsabile, ma per il resto l'equipaggio è composto da
locali, tutti allo stesso modo coinvolti.
Ieri, come ogni settimana, si esegue una prova d'emergenza. Ogni uomo
abbandona la sua postazione andando verso il punto di riunione, la
sala mensa, dove viene verificata la presenza di ogni componente.
Ritrovarci tutti insieme nello stesso luogo è stata l'occasione per
condividere quanto era successo e dopo alcune parole del responsabile
per la sicurezza, un operaio, probabilmente anche prete o qualcosa di
simile, ha preso la parola invitandoci a pregare insieme in
un'atmosfera di commozione che avevo difficoltà a comprendere, con i
miei occhi da occidentale assuefatto ed insensibile oramai a tutto
quanto.
Ci penso ancora, e non riesco ancora a comprendere cosa ci siamo
persi, se per noi tutto o quasi scorre come l'olio quando non ci
coinvolge direttamente.
"Io anelo alla mia terra, nella cui polvere si sono consunte le membra e le ossa dei miei. Ricordo la Sicilia, e il ricordo viene dal dolore che mi travaglia. Ma se fui bandito da un paradiso come posso io darne informazioni"
martedì 13 aprile 2010
Mourning
Giorno 7
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
2 commenti:
Occasioni come queste sono utili per riflettere sulle cose veramente importanti.
Ciao.
Non so se dirti assapora più che puoi questi momenti, sono occasioni più uniche che rare, per i più, anche perché è difficile scegliere di andarci, oppure resisti, finirà.
Ciao
Posta un commento