"Io anelo alla mia terra, nella cui polvere si sono consunte le membra e le ossa dei miei. Ricordo la Sicilia, e il ricordo viene dal dolore che mi travaglia. Ma se fui bandito da un paradiso come posso io darne informazioni"

giovedì 14 maggio 2009

E se fossero gli anticorpi?


Da quel video si può comprendere molto, o poco.
Si può vedere un pazzo correre sotto il porticato della stazione centrale, prendere a martellate una povera coppia che si trovava a passare di li.
O si può guardare la gente intorno, muoversi con i suoi zaini, i sacchetti della spesa, indifferente. Guardare e non muoversi.
Soltanto due nigeriani corrono a togliere dal peso di quelle martellate quei malcapitati. Due nigeriani, reietti di questa società che si ritiene sola depositaria di quei valori altrove dispersi, due rubalavoro, ladri, sono stati gli unici a muoversi.
La folla si è lanciata soltanto dopo.
Ed è cosi che ripenso all'articolo di Saviano letto oggi. E' solo un'ipotesi, ma se gli extracomunitari, gli stranieri fossero gli anticorpi lanciati nella nostra società a volte troppo assopita in certi comportamenti. Si tratta di una provocazione, è chiaro, che nasce dalla constatazione delle due ultime rivolte alla mafia nate da quelle comunità, perchè dopo un pò tutti si adeguano all'andazzo. Ma dovrebbero instillare il semplice desiderio di guardarci dal di fuori, talvolta, per scoprire quanto i nostri comportamenti, considerati fin troppo normali, possano apparire paradossali se guardati con occhi diversi.

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