"Io anelo alla mia terra, nella cui polvere si sono consunte le membra e le ossa dei miei. Ricordo la Sicilia, e il ricordo viene dal dolore che mi travaglia. Ma se fui bandito da un paradiso come posso io darne informazioni"

mercoledì 18 agosto 2010

Luoghi d'estate

Ne abbiamo passate tante io e te da quell'estate del '90 in cui decidemmo di vivere insieme a te le nostre giornate d'estate.
Ricordi?
Ti conoscevo da tempo. Da quando sono nato, si può dire. Ricordavo poco di te, anche se passavo attraverso te frequentemente. Eri piccola, allora. Pochi pescatori, stavano con te.
Poi, in pochi anni, cominciasti a crescere in maniera disordinata, con le tue gambe e le tue braccia in spericolata espansione.
Abusavano di te. Da piccola escrescenza a cui si volgeva le spalle, in pochi anni ti guadagnasti gli occhi di molti.
Diciamoci la verità, non eri neanche tanto bella. Vivevi in un posto bellissimo, ed in molti ti vennero a cercare forse per quel mare che ti bagnava ma che tu non riuscivi a raggiungere. Potevi essere molto bella, e così ti immaginavano in molti. Bastava l'immaginazione in quegli anni di sbornie, e quelle tasche riempite dagli opulenti ottanta, si potevano svuotavare per molto meno.
E tu eri ancora vergine ed inesplorata.
Cominciasti cosi ad essere frequentata per anni da parecchia gente. Brulicavano verso di te in molti.
Erano diverse le serate con te. Come lo erano forse tutte quelle della nostra adolescenza, che dovremmo aver il coraggio di estirpare insieme al germe della malinconia.
Crescemmo con te, in quei pochi giorni che passammo insieme, ogni estate. Perdemmo la testa parecchie volte, e nei modi più diversi. Ci annoiammo persino con te.
Perchè eri anche noiosa, nelle giornate in cui il caldo toglieva a noi anche la voglia di giocare. E di inventare.
Tu non inventavi mai nulla, ti limitavi ad offrirti per ciò che eri. Brulla, come una terra di passaggio.
Ed infatti tanti di quelli che si innamorarono di te poi scapparono, per mancanza di fantasia. Rimasero in molti, ma non i più spietati che chissà per quali amori poi si infatuarono.
Noi tornavamo ad essere li. Ogni tanto ti tradivamo, alla ricerca di altri lidi, ma poi era da te che tornavamo. Comunque calamitati.
Sei cambiata negli anni, sei persino diventata più bella, dicono. Con nuove energie a rinvigorirti, e nuove speranze.
Hai cambiato aspetto, e mi piacerebbe vederti una volta al pieno delle tue potenzialità, capace di offrire ciò di cui sei capace.
Ciò nonostante, la tua imperfezione non fa che riattirarmi a te, come ogni anno.
E non sarebbe Estate se non ci fossi tu, almeno una settimana a farmi compagnia.

2 commenti:

Emanuele ha detto...

Sai, senza leggere i tag, avevo pensato all'Addaura. Quest'anno è spuntata la sabbia dopo decenni di scogli. E' stata portata quest'inverno con le maree... ancora non ho avuto l'occasione di andarla a vedere così diversa dal solito.
Ciao,
Emanuele

Mauro Caruso ha detto...

davvero all'Addaura hanno messo la sabbia?
Sono stato a mare soltanto un giorno e di queste novità non ne sapevo nulla.
Tu potrai recuperare da domani, quanto meno.

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