"Io anelo alla mia terra, nella cui polvere si sono consunte le membra e le ossa dei miei. Ricordo la Sicilia, e il ricordo viene dal dolore che mi travaglia. Ma se fui bandito da un paradiso come posso io darne informazioni"

lunedì 21 settembre 2009

Lacrime dal Sud

Eroe.
Cos'è un eroe?
Davvero continuiamo a credere che i ragazzi morti in una guerra lontana mille miglia da noi siano appellabili con questa assurda definizione? Forse lo sono davvero, eroi della quotidianità, della sopravvivenza. Ma, senza retorica, le chiamerei vittime. E basta.
Vittime di una società che non è capace di creare lavoro e opportunità in buona parte delle sue terre, e che cosi costringe tanti giovani alla ricerca di un’alternativa.
Una possibilità di riscatto, che li dove stanno non è concessa.
Basta scorrere i nomi delle vittime, i loro luoghi di provenienza, per rendersi conto delle loro storie. Il Sud, il martoriato Sud, continua ad offrire vittime. Corpi di uomini portati a spalla dai loro commilitoni fanno rientro in Italia.
E li immagino qualche anno prima, seduti sulle panchine della piazza del loro paese, immaginarsi un futuro. Snocciolare il rosario delle possibilità, in bilico tra una vita che dovrai invertarti giorno per giorno per campare, ed una sicura, che ti concederà serenità e qualche possibile piacere.
C'è Nunzio, che lavora nei campi col padre, e lo si vede già cosi poco, stremato dalla fatica ogni sera, per pochi euro, poi.
Certo, ci sarebbe qualcuno che qualcosa me la troverebbe anche, ma chissà cosa vorrebbe poi
E allora, di bivi non ce n'è poi tanti su cui ragionare. Andar via è il meglio che puoi offrire alla tua vita. E la strada più semplice è quella che conduce alla caserma
E' un tentativo che passa per la testa a tutti, da quelle parti. Quando la naja era obbligatoria, tutti tentavano di prolungare il servizio, per poi sperare in un passaggio a tempo indeterminato
Adesso, molti continuano a tentare di sorpassare le rigide selezioni. Qualcuno supera il giudizio dei graduati, e con poche robe nella borsa, si lascia il passato alle spalle per la rigida vita della caserma.
Penserà di tirar dietro la sua ragazza conosciuta a quindic'anni per le vie del paese, o forse il suo amore sarà forestiero e faticherà a comprendere la sua malinconia, la sua rigida fermezza nel ritorno a casa ogni anno. E deciderà, come tiepida conseguenza, di sposarsi, comprar casa in un borgo a pochi passi dalla caserma. Ma i soldi, si sa, non basteranno mai. Trentamila euro per un matrimonio son tanti e poi c'è il mutuo, se mai lo accorderanno-
Quelle missioni all'estero, attraverso le quali prima gli consentivano di dar spazio allo sfizio della moto fiammante con cui farsi vedere in paese, diventeranno esigenza.
Si è ben disposti a lasciare per mesi casa, sapendo di rischiare, perche si sa che poi le disgrazie son sempre di altri, soprattutto quando poi ad aspettarti c'è quel peso con cui lo Stato ti risarcirà
Per cui, non parlatemi d'eroi, per l'amor del cielo.
Son poveri Cristi, andati fin li non per un ideale, ma per campare.
Con la dignità che altrimenti non è concessa.

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