"Io anelo alla mia terra, nella cui polvere si sono consunte le membra e le ossa dei miei. Ricordo la Sicilia, e il ricordo viene dal dolore che mi travaglia. Ma se fui bandito da un paradiso come posso io darne informazioni"

martedì 10 giugno 2008

Il Re è nudo, la coperta è troppo corta.

Se la coperta è troppo corta da qualche parte bisogna pur tirarla.
Il nuovo governa opera, racconta, parla e cosi vende il suo prodotto, il consenso. Non importa quanto ci sia di buono, l'importante è non guardare troppo a fondo.
Pensiamo soltanto ad una delle prime opere, l'eliminazione dell'Ici sulla prima casa. Norma sacrosanta, tutti felici e contenti e amen. Ma proprio perchè non si naviga nell'oro, da qualche parte occorre togliere qualcosa, e a pagare sarà la Sicilia. Mentre infatti si moltiplicano i proclami populistici sulla costruzione del beneamato "Ponte sullo Stretto", sono stati tagliati oltre un miliardo di euro dai fondi FINTECNA destinati alla costruzione delle infrastrutture in Sicilia e Calabria.
Ovviamente, dopo le prime polemiche, si sono premurati di dire che quei fondi verranno reintegrati, ma non si sa bene poi come o quando ciò avverrà.
Certo, i principi di solidarietà sociale su cui si dovrebbe fondare la nostra Repubblica sono oramai roba da museo, ciò che conta è il proprio giardino e cosi chi non passa da quelle strade potrà ben gioire per i soldi risparmiati in questo modo.
E ai Siciliani rimarranno cosi le ore necessarie per andare da una parte dell'isola e le centinaia di morti sulle provinciali maledette.
Benvenuto autonomismo e nuovo patto tra nord e sud.

P.s. Altre riduzioni necessarie per l'eliminazione dell'ICI:
-Taglio di un terzo dei fondi per la Sicurezza stradale (meno 17,5 milioni), già la più bassa a livello europeo;
-Annullamento degli investimenti per 618 milioni destinati a incentivi per lo spostamento del traffico pesante verso il trasporto marino ( -241 milioni) e per lo sviluppo del trasporto pubblico locale (-377 milioni).

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