"Io anelo alla mia terra, nella cui polvere si sono consunte le membra e le ossa dei miei. Ricordo la Sicilia, e il ricordo viene dal dolore che mi travaglia. Ma se fui bandito da un paradiso come posso io darne informazioni"

mercoledì 13 febbraio 2008

Guerra sui nomi, ma i programmi?

Cacciato Cuffaro dalla reggia di Palazzo delle Aquile resta il cuffarismo, problema di ben più ampio respiro e ben più preoccupante, perché coinvolge buona parte dei Siciliani e non si può cacciare con un processo. Rimane infatti quel meccanismo clientelare che caratterizza il nostro modo di porci nei confronti della politica e dei politicanti, la personale (o pubblica) riserva di amicizie da coltivare per assicurare una certa tranquillità a se e ai propri congiunti, pozzo dei desideri a cui attingere nella ricerca della promessa di lavoro, della possibilità di coltivare una benché minima ambizione in una terra bistrattata da noi stessi.

Per questo occorrerebbe un segnale nuovo che dovrà venire dal popolo al momento delle elezioni per far sentire il desiderio di cambiamento che cova in ampie fasce dell’isola.
A voler capire quello che si muove invece nella politica si nota solo una grande gazzare per accaparrarsi un posto al sole, ma nessuno che parla di programmi e di fatti reali che possano portare uno sviluppo economico e culturale. Cuffaro mette il veto ad una candidatura di Miccichè per una personale ripicca e giura che questo dovrà passare sopra il suo corpo per farlo (già che sopra qualche saltello è gradito) ed è quindi in atto una vera e propria guerra interna.


Dall’altra parte molti nomi sono venuti fuori. Personalmente ritengo Rita Borsellino un esempio di servizio per la politica e appoggerei la sua candidatura come già fatto due anni fa, ma credo che non abbia la necessaria forza per imporre la propria voce in sede regionale. Cosi come credo nelle capacità e nella coerenza di Rosario Crocetta. Ma in presenza di una candidatura autorevole come quella venuta fuori in questi giorni di Anna Finocchiaro opterei sicuramente per quest’ultima. Da quello che ho potuto vedere dai suoi interventi rappresenta uno dei pochi esempi di politici apprezzabili nel panorama italiano, per chiarezza e per competenza. La sua storia inoltre si pone al di fuori delle dinamiche di connivenze sicule essendo abituata ad esporsi a livello nazionale, e questa sicuramente deve essere il punto ineliminabile di ogni candidato.

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