"Io anelo alla mia terra, nella cui polvere si sono consunte le membra e le ossa dei miei. Ricordo la Sicilia, e il ricordo viene dal dolore che mi travaglia. Ma se fui bandito da un paradiso come posso io darne informazioni"

domenica 14 giugno 2009

Insieme

C'è qualcosa in questo articolo, oggi su Repubblica Palermo, mi rende intimamente felice.
AddioPizzo rappresenta una delle migliori risorse di Palermo, in cui uno spirito di rabbia ed impegno di fondono per cercare di smuovere le acque fin troppo stagnanti nella città. Rappresenta la parte migliore di quella generazione che nel '92 su scossa da quelle bombe al tritolo e che non ha mai dimenticato. A cui, anche se non partecipandone attivamente, molti di noi hanno guardato sentendosene parte.
Avevo avuto modo di entrare in contatto con loro durante alcune attività scout, ma quando l'anno scorso Silvia cominciò a collaborare con loro non potevo che esserne felice.
Giorno dopo giorno ho visto crescere il suo coinvolgimento, il suo entusiasmo, nel sentirsi parte di qualcosa di cosi importante, e ho cominciato a sentirmene parte anch'io attraverso i suoi racconti. Soprattutto adesso che il suo ruolo è diventato cosi centrale, ed in cui a maggior ragione fa parte con continuità dei nostri dialoghi.
Per Ale ho sempre pensato fosse più semplice, dovuto, questo percorso visto ciò che è sempre stata la sua vita. Gli anni passati a Firenze lo avevano tenuto distante da questa scelta di partecipazione, ma ero un passaggio dovuto, e credo che il contributo di Silvia abbia comunque avuto il suo peso.
Non so quanto durerà ma vederli li, in quella foto, condividere quest'esperienza e vederli insieme aldilà di me, è un valore aggiunto, un regalo, per me.

2 commenti:

Emanuele ha detto...

Che amarezza però vedere ancora così tanta paura nei commercianti...
La mafia è ancora viva purtroppo e in certe zone fa sentire il suo peso in maniera impressionante
Ciao,
Emanuele

Unknown ha detto...

Si, ancora la paura c'è, anche se davvero oggi si può decidere di non pagare il pizzo senza giungere alle conseguenze che si verificavano nel passato.
Per dovere di cronaca trovo giusto precisare che quell'articolo è monco, imcompleto. Non vi è cenno alcuno a quei commercianti che invece ci hanno ben accolto, e che si sono complimentati con noi per il nostro lavoro.
Pochissimi per carità, ma ci sono stati.
Di quell'articolo non mi piace che si faccia di tutt'erba un fascio..mi chiedo come si possano sentire nel leggerlo quei commercianti che non si sono mostrati reticenti nei nostri confronti, ma anzi accoglienti..non trovo corretto che non abbiano avuto menzione alcuna!

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